Hauner Azienda Agr.

Carlo Hauner, vignaiolo principe, recentemente scomparso, maestro insuperato dell'enologia eoliana, l'enologia dell'isola di Salina, l'enologia della terra ma soprattutto l'enologia del vento, l'enologia del mare, la capacità di imprigionare i colori, i profumi ed i sapori dell'isola in un vino, tramandatasi di generazione in generazione dagli indigeni isolani, al tempo stesso contadini e marinai. Carlo Hauner è riuscito in questa impresa di riscoperta delle metodologie di vinificazione locali, carpendo qua e là nella tradizione orale isolana il segreto dellantica Malvasia di Salina, e facendo tesoro altresì delle tecniche di vinificazione delle non lontane Marsala e Pantelleria che pure aveva studiato ed approfondito. Ed ecco qui che i grappoli di malvasia e di corinto nero vendemmiati tardivamente, già appassiti, ti regalano questo nettare dal colore ambrato con nuances di lucente mogano, compostissimo nel calice e tonante di profumi che ricordano le vacanze. Melange fitto di erbe aromatiche di carattere, timo, rosmarino ed anche cappero, che contornano un frutto centrale opulento, di pesca gialla ed albicocca mature, che via via progrediscono nella loro confettura, che ricorda un po' quella in cubetti di plastica trasparente di ant'anni fa. Poi, immancabili, le note speziate di carattere arabesco a completare e complessare un quadro olfattivo di sicura eccellenza. Dopo cotanta olfazione il palato si concede volentieri alla solarità di questo vino, alla sua opulenza, alle sue dolci e mai stucchevoli voluttà, alla sua apprezzabile acidità e soprattutto alle sue continue sferzate saline di rimando. Chiudi gli occhi e goditi l'interminabile finale... proprio come te l'aspettavi, è il nettare degli dei come l'avevi sempre immaginato. Apprezzala a fine pasto con pasticceria secca da forno arricchita di frutta secca, servendola a 12° circa in preziosi bicchieri di cristallo non troppo capienti. Più fresca puoi anche accostarla a semifreddi o dolci alla frutta.

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